Cielo coperto. Il raffreddore, che era sparito ieri al mare, è tornato in serata. Preparo la fotocamera e scendo al Punta Campanella Diving, ma l’ascensore è fermo al piano terra con le porte aperte. Monto sullo scooter e raggiungo Marina Grande, mentre cadono alcune gocce di pioggia. Arrivo, sistemo la fotocamera e l’attrezzatura, poi mi dirigo verso la banchina. Stamattina c’è molto traffico nautico, con turisti che salgono sulle imbarcazioni per le uscite giornaliere. Finalmente montiamo a bordo del Marangone e ci dirigiamo verso lo Scoglio del Vervece. Solo quando arriviamo riesco a scattare il mio selfie, ma nel frattempo si è alzato un forte vento da est che agita il mare.
Il programma prevedeva il rilascio dei sub guidati da Daniels e Alessandra in prossimità della scaletta dello scoglio per la loro immersione, mentre con Gianluigi e Peppe saremmo andati alla ricerca del relitto. La corrente superficiale molto forte ha però scombinato i nostri piani. Alcuni sub non riescono a immergersi con il gruppo e vengono trascinati via, costringendoci a recuperarli e riportarli al punto di immersione. Questo ci fa perdere un po’ di tempo e ci suggerisce di effettuare anche noi un’immersione classica. Così mi butto da solo e inizio a scendere.
L’acqua nei primi dieci metri è molto calda e torbida; più in basso si raffredda e diventa più limpida. Ci sono molte cernie brune e in lontananza si vede qualche dentice. Effettuo il mio giro abituale, ma la fotocamera mi dà qualche problema: le batterie del trigger del flash sono scariche e quindi i flash non scattano con prontezza come al solito. Purtroppo non c’è modo di saperlo prima, quindi non posso prevederlo in anticipo. Devo aspettare tra uno scatto e l’altro per essere sicuro di riuscire a far funzionare i flash. Dove di solito incontro la musdea, c’è invece una bella corvina. Completo il giro e, quando sono sotto il pianoro dove c’è la statua della Madonna, vedo molti barracuda sorvolare la mia testa.
Termino l’immersione in anticipo per andare ad aiutare Roberta in barca nel recupero dei sub in mare. Quando sono tutti a bordo, ci muoviamo verso Sorrento. Gianluigi riceve una telefonata urgente e deve tornare al porto per sbarcare. A questo punto, con la fotocamera in panne, decido di fare lo stesso e smonto tutto.
Arrivati al porto, sbarco immediatamente e torno al Diving. Mi svesto e sistemo la fotocamera. Sono le 12 quando ritorno a casa in anticipo. Pranzo con la mia famiglia e poi vado al mare con mia moglie, nonostante il cielo coperto, ma fa un gran caldo.