Oggi è stata una giornata lavorativa particolarmente faticosa a causa del gran caldo. Il cielo è velato da una cappa di nuvole, ma il mare è calmo e piatto. Dopo il lavoro, sono rientrato a casa per iniziare a preparare lo scafandro. Anche se avevo una videocall lavorativa alle 19 che mi ha tenuto impegnato fino alle 19:40, sono riuscito a terminare con 20 minuti di anticipo sul programma. Fortunatamente, gli amici del Punta Campanella Diving mi aspettano!
Salgo sullo scooter e raggiungo Marina Grande di Sorrento. Lascio lo scooter al parcheggio e attraverso il borgo per raggiungere il diving passando tra i tavolini dei ristoranti pieni di turisti. Al diving, con grande piacere, ritrovo Vittoria e Andrea che non vedevo da tempo. Ci sono anche Daniels e Fabio che vanno in acqua con alcuni clienti mentre Gianluigi ci fa da barcaiolo.
Il mare è calmo e c’è la luna piena nel cielo; anche la marea è molto alta. Usciamo dal porto e scattiamo un selfie, poi navighiamo fino alla Cala di Puolo. In lontananza, a Napoli, si vedono le fiamme di un incendio sulla collina di Posillipo. Quando arriviamo sul posto, c’è ancora tanta luce, quindi aspettiamo un po’ prima di tuffarci. Io scendo con Andrea e Vittoria, mentre Fabio e Daniels scendono costeggiando la parete rocciosa.
Andrea trova subito una seppia e inizia a girare qualche scena con la sua GoPro, imitato da Vittoria. Li lascio intenti nelle riprese e proseguo verso il fondo. Subito trovo l’ancora del mio amico Gennaro, che mi aveva segnalato questo punto più di una settimana fa. L’ho presa e l’ho riportata verso la superficie per recuperarla più tardi, ma nel frattempo ho perso il contatto con i miei compagni e la mia immersione è cambiata radicalmente.
Ho lasciato l’ancora in basso fondale tra le posidonie e ho mostrato il punto a Fabio sul display della fotocamera per fargliela recuperare domani. Li seguo per un po’ lungo la parete, ma poi ho perso i riferimenti geografici e non ho trovato soggetti interessanti.
Nella colonna d’acqua fotografo un cinto di Venere mentre sulla parete ho incontrato i soliti vermocani e qualche stella marina, le margherite di mare e dei paguri. Ho raggiunto anche lo scoglio sporgente, una volta ricoperto di margherite di mare ma ora completamente spoglio e bianco. In fase di rientro, ho visto una polpessa e un altro grosso vermocane.
Riemergo dopo 50 minuti a ridosso della scaletta del Karama e mi accorgo che tutti sono già a bordo. Risalgo anche io e torniamo alla base. Il trasferimento dalla banchina al Punta Campanella Diving Sorrento è un susseguirsi di tavolini e clienti; i ristoranti sono tutti al completo, anche perché la serata è particolarmente calda e piacevole. Provvedo poi al lavaggio dell’attrezzatura e la sistemo ad asciugare, poi saluto i miei amici e torno a casa per fare la doccia e cenare.
E’ stato un peccato aver stravolto il mio giro abituale che ha forse penalizzato molto gli incontri, ma sono comunque contento e soddisfatto di aver identificato e riportato più in superficie l’ancora del mio amico e di aver concluso una lunga giornata lavorativa con una bella immersione. Magari la prossima sarà migliore.