L’immersione allo Scoglio del Vervece appena terminata è stata particolarmente bella. Con l’acqua limpida, il paesaggio è sicuramente molto più gradevole e si riesce ad avere una visione d’insieme dello scoglio. Dopo una breve sosta per il cambio delle bombole, ci spostiamo a Cala di Puolo dove effettueremo la nostra seconda immersione.
Mi tuffo per primo e aspetto Dario. Percorriamo la parete mantenendola alla nostra sinistra e anche qui l’acqua è bella limpida. Tra le foglie di posidonia cerco un pesce ago, ma invano; poco più in là, però, trovo un umbracolo. Lo mostro al mio amico e passo avanti.
Accendo la torcia e guardo in ogni fenditura della parete in cerca del cavalluccio marino, ma anche questa volta non si fa vedere. Arrivo fino alla grotta allungata e poi torno indietro. Ci sono tanti saraghi fasciati, alcune cernie brune di piccole dimensioni, così come le cernie dorate. Tornando indietro, Dario mi segnala ancora la presenza del grosso mollusco, così mi fermo di nuovo per fotografarlo meglio.
Accumulo alcuni minuti di decompressione che smaltisco poco dopo a bassa profondità prima di risalire. Il gruppo è già tutto a bordo, così salgo anche io e torniamo alla base.
Scarichiamo le attrezzature in banchina e torniamo al Punta Campanella Diving per lavarle e smontare le fotocamere. In vista dell’immersione di domani e della carica ancora sufficiente, decido di lasciare i flash insieme ai bracci Nauticam nella mia cesta, in modo da portare meno peso a casa. Alle 13 vado via, dopo aver salutato i miei amici, e rientro a casa per pranzare con mia moglie prima di andare al mare a rilassarmi e riposare, come faccio dopo ogni immersione. È stata proprio una bella giornata; domani spero che sarà ancora migliore, grazie all’acqua limpida di questi giorni.