Marco Gargiulo

Escursione fotografica all’Oasi WWF di Persano

Dopo i fuochi d’artificio a Marina Grande visti ieri sera insieme alla mia famiglia e gli amici Veronica, Veronica, Gianluigi, Fabio e Alessandra del Punta Campanella Diving Sorrento, vado a dormire alle 00:30.

La sveglia suona tre ore dopo. Ho appuntamento con il prof Roscigno per tornare a Persano. Alle 4 parto con lo scooter e mezz’ora dopo sono da lui, è già in auto, così sistemiamo lo scooter e partiamo. Impieghiamo un’ora per arrivare a destinazione ed andiamo prima su un sentiero in cerca di qualche volpe. Poi andiamo all’ingresso dell’Oasi WWF e ci incamminiamo verso il fiume. Vediamo in lontananza una piccola volpe fuggire nei campi. Entriamo nel capanno più a monte del fiume questa volta. Vi restiamo poco e ci spostiamo quasi subito nell’altro.

C’è uno svasso che riposa tra le foglie in acqua, ogni tanto si allontana facendo qualche immersione e poi ritorna al suo posto. In lontananza ci sono alcuni aironi guardabuoi, ma di primo mattino, con un vento ancora una volta sostenuto, gli uccelli sembrano disturbati. Fortunatamente con il passare del tempo il vento va scemando, anche se qualche raffica ogni tanto si fa sentire. Non si muove granché anche oggi ed inizio a fotografare qualche cormorano … ma ad un tratto vediamo volare dall’altra riva del fiume un martin pescatore!

Finalmente l’ho visto, adesso voglio fotografarlo! Passa una abbondante mezz’ora e il prof attiva l’arma segreta … accende il suo sigaro e … il martin pescatore si viene a posare proprio sul ramo davanti a noi. Ha appena pescato un pesce e riesco a fotografarlo con difficoltà a causa delle foglie che si agitano davanti al mio obiettivo. E’ un attimo, poi il volatile ingoia la sua preda e scappa via. Il prof alla mia destra non riesce a fotografarlo subito, ma lo immortala alla grande quando scappa via in volo. Sono felice! Almeno la levataccia odierna ne è valsa la pena!

Ci rimettiamo in attesa vigile, un piro piro piccolo si posa su un ramo a poca distanza da noi, ma il vento agita la superficie dell’acqua e non ci fa sfruttare lo “specchio” da essa prodotto. Alcuni germani reali passeggiano sull’acqua risalendo la corrente ed un cormorano si viene a posare sull’albero che sta proprio davanti a noi. Solo per un attimo, al rumore del click della mia fotocamera vola via!

La mattinata è ancora piena di sorprese … un airone rosso atterra sulla sponda del fiume proprio davanti al nostro capanno, molto in basso, coperto dalla vegetazione. E’ difficile fotografarlo ma porto a casa anche questa cattura! Yeah! Inizia una nuova fase di pausa, Mimmo accende un nuovo sigaro … e torno a fotografare i cormorani in attesa di qualche altro soggetto. Il tempo di scattare un selfie e in lontananza vedo qualcosa sulla cima di un albero. Prendo il binocolo e guardo con attenzione, è una coppia di rigogoli, ma sono molto lontani. 

Alle 10 decidiamo di spostarci nell’altro capanno. Lungo la strada ci imbattiamo in una piccola famigliola di cinghiali, ma non riesco a fotografarli per bene, scappano via tra i rovi. Restiamo poco qui, solo il tempo di fotografare una gazzetta su un albero, poi ritorniamo indietro.

Rivediamo l’airone rosso che atterra in una macchia erbosa molto alta ed è difficilissimo individuarlo tra le foglie. Ogni tanto lo perdo di vista, riesco però a scattare qualche foto. Scatto qualche foto anche ad alcuni tuffetti e ad una folaga che sta proprio davanti a noi. Comincia a fare molto caldo, così alle 11 abbandoniamo la nostra battuta fotografica.

Risaliamo il pendio e andiamo a cercare il custode dell’oasi per salutarlo ma non c’è, così andiamo via e ci fermiamo a mangiare il nostro gelato premio! Mimmo mi riporta a casa sua, prima delle 12 sono sullo scooter per tornare a Sorrento. C’è un caldo asfissiante, il termometro segna 37°C! Perfino sullo scooter in movimento si crepa dal caldo! Arrivo a casa dopo circa 45 minuti, c’è più traffico oggi e impiego un po’ di tempo in più per rientrare.

Arrivato a casa mi spoglio, faccio una veloce doccia e mi stendo sul letto. I miei familiari provano a chiamarmi per pranzare con loro ma io sono in catalessi … mi riprendo solo verso le 16 quando finalmente prendo la memory card dalla fotocamera ed inizio a guardare le foto scattate con il mitico prof. Roscigno, compagno di mille scorribande, subacquee e non! 

 

 

 

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