Tutto è pronto, Arturo arriva sotto casa con 10 minuti di anticipo sull’appuntamento. Chiudo la borsa fotografica e scendo. Porto i bagagli in auto e insieme andiamo a fare rifornimento di gasolio, poi prendiamo direzione verso Torre Annunziata per raggiungere Mimmo alle 7:45. Carichiamo le sue attrezzature a bordo e alle 8 partiamo verso Saline Joniche. Dopo 4 ore ininterrotte facciamo una sosta e ci fermiamo per la pipì e per mangiare al volo il panino che avevo portato da casa. Ci rimettiamo in viaggio fino a Lazzaro dove ci aspetta Aldo Tripodi per la loro sistemazione. Lascio Arturo, Pasqualina ed Elena lì al loro alloggio e con Mimmo proseguiamo fino a “La Pergola” per una granita con brioche.
Infine raggiungiamo Saline Joniche e c’è Tonino al diving che sta caricando le bombole ma sta per andare via. Alle 13 lasciamo l’attrezzatura sub a deposito e poi portiamo il resto in camera. Accendiamo il condizionatore e ci stendiamo sul letto a riposare.
L’appuntamento con Domy è per le 16 e restiamo al diving in attesa di Arturo che arriva alle 17. Restiamo lì a chiacchierare, mangiamo un gelato poi due upupe ci vengono a trovare in giardino, ma non abbiamo nulla per fotografarle! Maledizione.
Alle 19 ci spostiamo per la nostra immersione allo Scoglio Bianco e aspettiamo un poco che i sole tramonti e si palesi il buio della notte. Indossiamo el mute in acqua che è molto calda e scattiamo una foto al tramonto prima di immergerci.
L’Acqua è molto limpida. Subito incontriamo la prima murena orientale, poi una torpedine ed un pesce prete. Vedo un serpente di mare e lo segnalo a Domy che con una abile manovra lo fa uscire fuori con uno scatto che non riesco a cogliere. Scappa via fulmineamente, nella foto si vede solo il corpo, ma non la testa, già fuori del fotogramma! Segnalo al mio amico la temperatura di 28°C a 30 metri!
E’ stranissimo, ma ho una sensazione di benessere assoluto. Vediamo altre due murene orientali, poi tornando ne vede un’altra Domy ed io un quinto esemplare in una piccola buca. Superiamo la parte rocciosa e attraversiamo il corridoio sabbioso che ci divide dalla riva, qui incontriamo alcune piccole ricciole negli ultimi metri prima di riemergere.
Usciamo felici dall’acqua, questo luogo è sempre ricco di incontri. La salita della spiaggia però è molto faticosa, ci spogliamo vicino alle auto in sosta e fa caldissimo! Quando tutti sono pronti, andiamo a mangiare la pizza dal nostro amico Angelo del “Naif” e qui terminiamo la serata con l’immancabile amaro alla liquirizia.
