Marco Gargiulo

#70 Bettolina di Lazzaro con Arturo, Mimmo e Domy

Il programma odierno è serrato, la sveglia è leggermente anticipata alle 6:45 ma quando controlliamo il telefonino ed il messaggio di Domy, siamo costretti a cambiare programma. Tonino che ha tutte le nostre attrezzature in auto da ieri sera è stato male stanotte, con febbre alta e adesso non risponde ai messaggi di Domy.

L’immersione alla ricerca delle pennatule al momento è saltata, adesso Domy ha anche il problema ad accompagnare i clienti domani. Vado al bar a fare colazione mentre Mimmo prepara il suo scafandro. Obbligatorio il cambio di programma, probabilmente andiamo alla Bettolina di Lazzaro ma dobbiamo prima recuperare le attrezzature dall’auto di Tonino.

Partiamo e andiamo verso casa di Tonino e incredibilmente ce lo troviamo di fronte a noi sulla strada all’interno del suo veicolo. Ci assicuriamo delle sue condizioni di salute, leggermente migliorate e carichiamo a bordo della nostra auto le attrezzature e raggiungiamo Arturo a Lazzaro per poi arrivare dopo pochi minuti sul punto d’immersione.

Abbiamo perso un po’ di tempo e non c’è il parcheggio in prossimità della discesa con le scale e quindi fermiamo le auto a distanza. Ci prepariamo e con un paio di viaggi portiamo tutto in riva al mare. Appena siamo tutti pronti iniziamo la discesa lungo il pendio sabbioso. 

L’acqua è abbastanza limpida e sempre calda (28°C) fino ad oltre 30 metri, quando arriviamo sotto i 40 metri si raffredda e raggiunge i 22°C. Domy mi porta verso la poppa e mi mostra una bella musdea dentro al relitto, poi mentre torniamo verso la prua, ci sono Arturo e Mimmo.

Restiamo qualche minuto sulla bettolina poi iniziamo la risalita e la decompressione. Stazioniamo a lungo nel basso fondale roccioso in cerca del pesce scorpione o scorpena volante Pterois volitans, avvistato in questa zona ma dopo oltre 60 minuti in acqua nessuno di noi riesce a vederlo.

Risaliamo faticosamente a terra e sistemiamo le attrezzature nelle auto. Poi mentre Arturo resta qui sul posto a fare il bagno con la famiglia, noi torniamo al Ficarella Diving Club a caricare le bombole. Nel frattempo vado a fare una doccia in terrazzo poi scendo e vado a comprare al bar dei gelati che saranno il nostro pranzo. Restiamo sotto l’ombrellone, a chiacchierare di avifauna, obiettivi e fotocamere, fino alle 12, quando poi ce ne saliamo in camera a riposare. Io provvedo anche a smontare la fotocamera per ricaricare le batterie per la serata. 

 

 

 

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