E’ da tempo che il mio amico presidente del Poseidon Team. A.S.D. Antonio Mario, da me soprannominato “Obama” mi chiedeva di portarlo al Banco di Santa Croce. Da ex pescatore apneista, ormai fotosafarista esperto, l’occasione è da non perdere, soprattutto nel periodo estivo quando il Banco di Santa Croce esprime il meglio di se!
Dopo la breve vacanza calabrese a Saline Joniche, stamattina ho appuntamento con lui alle 7:50 per andare al Punta Campanella Diving Sorrento. Fa sempre un gran caldo già di primo mattino. Ho svuotato le memory cards dalle foto scattate in questi giorni e sono pronto a riempirle di nuovo.
Raggiungo il mio amico ed insieme arriviamo al Punta Campanella Diving Sorrento dove c’è Edoardo Ruspantini e tantissimi clienti. È in programma un’uscita snorkeling & discovery con Berta mentre Marangone, carico di noi subacquei è diretto al Banco di Santa Croce e poi al Vervece.
Arriviamo sul punto d’immersione con 15 minuti di anticipo e dobbiamo aspettare il nostro turno alle 9:30 perché c’è un altro diving già sul posto, infatti saluto l’amica Camilla che è a bordo. Edoardo ha dimenticato la sua muta e scende con la maglietta e pantaloncini.
Con Edo e Antonio scendo lungo la cima, l’acqua non è limpida. Iniziamo il nostro giro mantenendo la parete a destra e mostro subito le prime cernie ad Antonio. Maledizione la fotocamera non fa scattare i flash! Eppure stamattina dopo alcuni problemi avevo sistemato e controllato il corretto funzionamento! Cambio il set-up della fotocamera per usare la sola luce del faro. Non ci fermiamo alla Gerardia ma proseguiamo dritto per attraversare il passaggio che ci divide dalla Secca degli Strumenti.
Qui ci sono tantissimi dentici e cernie, restiamo un po’ lì ma poi passiamo sulla Secca di Terra dove anche qui ci sono tante cernie, qui ci fermiamo un po’ di più perché c’è una coppia di enormi scorfani rossi e chiedo ad Edoardo di farmi da modello estemporaneo.
Proseguiamo e mentre passa un’aquila di mare rientriamo sulla Secca Principale dove sulla sommità stazionano una coppia di cernie rosse. Il polpo nella tana non c’è più ma le cernie sono ovunque, grandi, piccole, singole, in coppia, in tre o quattro assieme. Un vero spettacolo. Accumuliamo un poco di decompressione ed andiamo alla cima di ormeggio. Qui tra le impavide occhiate c’è anche un baby pesce balestra. E’ bellissimo ma non si lascia fotografare nel suo continuo moto intorno alla cima.
Risaliamo soddisfatti e felici. Tornati in gommone ci svestiamo e facciamo il bagno poi il break ed infine ci mettiamo in navigazione verso il porto. Abbiamo da cambiare alcune bombole ed io provo a verificare al diving il funzionamento del trigger dei flash. Apro lo scafandro e dopo un primo tentativo in cui i flash sembrano scattare di nuovo comincia a non funzionare. Chiudo di nuovo lo scafandro lo immergo nell’acqua dolce e lo sciacquo e lo metto a posto torno sul gommone per ritornare in barca per la seconda immersione alce mentre vero Passo davanti al mio amico Umberto Lanza di Gaia che Sorrento scattiamo una foto con gli amici con la bandiera della squadra calcistica del posto.