Le batterie dei flash sono cariche da qualche giorno, anche il resto è pronto, ma siccome mi sono svegliato in anticipo, approfitto anche per fare una ordinaria manutenzione alla guarnizione di chiusura dello scafandro. Controllo che tutto sia ok e vado a prepararmi. L’appuntamento alle 8 come di consueto è con mio fratello Arturo direttamente a Marina Grande al Punta Campanella Diving Sorrento.
Appena arriviamo scopriamo di essere su Berta con Daniels ai comandi ed Andrea e Vittoria a guidare i subacquei francesi al Banco di Santa Croce. Marangone invece esce con Rosy, Fabio e Roberta per andare a fare una sessione di corsi e discovery. Partiamo dal porto in orario e dopo un poco di navigazione raggiungiamo il punto.
Ormeggiamo alla boa e con Arturo ci tuffiamo per primi. Scendiamo lungo la cima e arriviamo sul cappello della Secca Principale. Ci sono le aquile in lontananza e tante cernie che ci aspettano. Un breve passaggio alla foresta di Savalia savaglia poi andiamo oltre e arriviamo sulla Secca degli Strumenti, qui ci sono tanti dentici, cernie e alici. Passiamo qualche minuto ad ammirare anche le spugne candelabro, poi andiamo sulla Secca di Terra. Anche qui il consueto spettacolo con le aquile in lontananza. Rientriamo sulla Secca Principale e ci separiamo. Ci sono enormi scorfani, le cernie in amore e alici e sarde in quantità, un vero spettacolo, l’acqua è abbastanza limpida anche se le gorgonie hanno i polipi chiusi.
Restiamo sul cappello della secca ad ammirare lo spettacolo delle cernie, nel frattempo è arrivato un nuovo gruppo di subacquei. Effettuiamo la sosta di sicurezza e scatto qualche selfie con i clienti prima di andare a salutare il piccolo pesce balestra che ormai abita vicino alla boa di ormeggio.
Risaliamo e come previsto, c’è un gommone con a bordo la mia amica Annalisa che ha lasciato i suoi clienti in mare. Mi tuffo e la vado a salutare mentre il gruppo risale. Anche Arturo è esterefatto dalla bella immersione, il Banco vince sempre!
Cambiamo le bombole ed effettuiamo la sosta snack, poi partiamo verso il porto, rientriamo per lasciare a terra le bombole scariche e mettere a bordo quelle piene per il pomeriggio, quando è prevista una ulteriore uscita. Sbarchiamo per un attimo a terra e mi fermo a chiacchierare con i miei amici pescatori, appena è tutto pronto, mi richiamano a bordo, si esce di nuovo per la seconda immersione a Punta del Capo, la mia ultima da uomo “libero”, domani infatti si riprende con il lavoro!