Marco Gargiulo

#88 Banco di Santa Croce con Mimmo Tritto

Il “Banco” chiama e Marco risponde! Oggi torno in acqua con il Punta Campanella Diving Sorrento insieme ai miei amici venuti dalla Puglia. Questa volta ho sostituito l’obiettivo Nikon 16-35 mm e montato di nuovo l’abituale Nikon 8-15 mm con il minidome da 4,5″ della Isotecnic. Quando arrivo al Diving i miei amici pugliesi non sono ancora arrivati ma stamattina, rispetto a ieri, arrivano molto prima e ben presto siamo pronti per uscire in mare.

Carichiamo le attrezzature su Marangone, compreso il rebreather di Gianluigi e partiamo con direzione Banco di Santa Croce. Vittoria ci porta rapidamente alla boa del banco dove ormeggiamo.

Rapidamente mi vesto ed entro in acqua, aspetto Mimmo e Gianluigi e scendiamo. Questa volta andiamo direttamente verso la meda e verso la Secca degli Strumenti o Secca Esterna. Qui vediamo un bel gruppo di aquile di mare oltre alle alici che sono dovunque. Restiamo un poco su questo scoglio a fotografare poi passiamo alla Secca di Terra mentre lasciamo Gianluigi in profondità ad ammirare il passaggio dei tonni.

Restiamo per un bel tratto sulla Secca di Terra con le tante cernie e i dentici in lontananza, poi come di consueto torniamo sulla Secca Principale. Qui ci separiamo e restiamo intorno al cappello a fotografare le cernie che sono sempre molto confidenti. Ad un tratto una coppia parte di scatto in simultanea e si lancia sul banco di alici. La cattura va a buon fine e dalle branchie delle cernie si vedono fuoriuscire le scaglie argentee.

Sotto al “pizzo fiorito” ci sono duee cernie rosse, oggi però casualmente non ho visto nessuno scorfano ma saranno sicuramente stati visti dai miei amici. L’immersione termina tra le bolle e le alici, mentre il piccolo pesce balestra oggi non è presente. 

Risaliamo soddisfatti in superficie, l’emozione è palpabile in tutti i subacquei, Il banco di Santa Croce in questo periodo dell’anno esprime il suo meglio. Quando riemergiamo sulla boa è già arrivata la barca del Bikini Diving, sul quale c’è l’amico Pasquale Manzi che saluto e fotografo prima di risalire a bordo di Marangone per smontare la bombola in previsione del tuffo successivo allo Scoglio del Vervece. 

Navighiamo rapidamente verso terra, ritorniamo al diving dove lascio la Insta360 che ha la scheda di memoria piena e poi ritorno al gommone sul quale sono state caricate le bombole per il successivo tuffo. Dopo un saluto agli amici pescatori siamo pronti ad uscire di nuovo in mare per la seconda immersione al Vervece.

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