L’appuntamento odierno al Punta Campanella Diving Sorrento è alle 8:30 ma, quando mi sveglio, fuori piove tanto. Mi vesto lo stesso per accompagnare mia figlia a scuola e mentre sono nel traffico alle 8 vedo che il cielo si sta aprendo e il meteo migliora ma in ogni caso avviso che non sarei riuscito più ad arrivare in tempo.
Mi risponde prontamente Gianluigi avvisandomi che è stato tutto posticipato di un’ora. Benissimo, faccio quindi in tempo a tornare a casa, radere la barba, assemblare lo scafandro e passare al garage a prendere la muta invernale e così faccio. Mentre aggiorno questo blog mi arriva anche la notifica da WordPress che sono passati 16 anni da quando ho cominciato questo web-log-book … incredibile! Alle 9 arrivo a Marina Grande e subito vado a prendere il caffè per i miei amici. Il meteo nel frattempo è migliorato ed è uscito anche il sole. Mi preparo lentamente e sostituisco la muta umida con quella semi-stagna e preparo la fotocamera. Aspettiamo che i clienti siano pronti ed andiamo in banchina dove Carlo sta offrendo del cibo ai gabbiani che si lanciano subito in acqua. Appena pronti partiamo con direzione Banco di Santa Croce. Il mare è calmo e Gianluigi ci porta rapidamente sul posto.
L’acqua a guardarla dalla superficie sembra molto torbida ed effettivamente quando entro in mare la visibilità è molto scarsa. Mi avvio sulla Secca Principale e mi fermo subito a fotografare una delle cernie più socievoli che si lascia avvicinare e fotografare da vicino, così decido di scattare un selfie con lei, ma proprio mentre giro la fotocamera inizia a muoversi e ad andar via.
Raggiungo la foresta di falso corallo nero e poi effettuo parte del giro dello scoglio mantenendo la parete alla mia destra. Questa volta non “salto” verso la meda e proseguo fino alla “tettoia” che solitamente visito transitando in direzione opposta. Arrivo così in prossimità dell’uscita della grotta passante, entro un attimo all’interno ma poi esco subito e “taglio” verso la Secca di Terra.
La visibilità è pessima e si vede a stento la parete verticale, fortunatamente conosco bene il percorso e non c’è rischio di perdersi. Ci sono tantissime castagnole rosa tra le gorgonie e le pareti con le margherite di mare in questo sito sembrano non aver sofferto del caldo eccessivo dell’estate.
Faccio un breve giro tra gli scogli ma ho già accumulato più di 5 minuti di decompressione, così torno sulla Secca Principale dove incontro un grosso scorfano rosso. Ne trovo un secondo esemplare nei pressi del “presepe” dove ci sono anche le mie amiche cernie fotografate all’inizio. Riprovo ad avvicinarle al riparo delle gialle pareti fiorite, poi arriva il momento di tornare alla cima di ormeggio per smaltire la decompressione accumulata.
Quando arrivo ci sono i sub del Bikini Diving con il mio amico Franco Cortese con il quale scatto una foto ricordo. Rimangono a lungo sotto di me inondandomi di bolle, sembrano non iniziare mai il loro giro. Nel frattempo sopraggiungono anche i miei compagni, Daniels ed i suoi clienti. Termino la sosta di sicurezza e raggiungo la superficie dove Gianluigi si è sganciato dall’ormeggio per far posto all’altro gommone.
Salgo a bordo e mi spoglio, poi subito sostituisco la bombola per la successiva immersione poi attendo la riemersione del gruppo. Torniamo verso Sorrento e, venendo a conoscenza che Gianluigi ha necessità di rientrare a casa, decido di abortire il secondo tuffo e di sbarcare insieme a lui. Nel frattempo il meteo è cambiato di nuovo e si è annuvolato ancora una volta. Torno così al Punta Campanella Diving Sorrento e quando passo davanti allo scivolo di alaggio ci sono le barche a vela d’epoca che stanno per essere messe in acqua per il Trofeo Regina Giovanna. Immancabile in queste occasioni di vele vintage la presenza del mio amico fraterno Francesco Rastrelli che con Roberta è intento a scattare le foto ufficiali della manifestazione.
Sistemo la mia attrezzatura a dimora e saluto i miei amici, se il meteo regge per domani, sarò pronto per una nuova avventura subacquea con loro!