Dopo la prima immersione al relitto del Vervece ed il cambio delle bombole in banchina, ripartiamo con Marangone con direzione Banco di Santa Croce. Il mare si è calmato e non c’è molta onda residua. Navighiamo rapidamente verso il punto d’immersione con l’acqua che dalla superficie è di un verde bottiglia, sembra il colore di un lago.
Ormeggiamo alla boa e scendo in acqua, mentre Fabio, Andrea e Daniels accompagnano i clienti tra le secche, io mi fermo sulla Secca Principale data la scarsa visibilità. Ho portato anche la insta360 ma le condizioni non sono ottimali.
Vado subito sulla foresta di Gerardia savaglia poi passo nella grotta dove c’è un uovo di gattopardo appena deposto. Passo oltre ed esco dall’altro lato, proseguo sotto la tettoia poi risalgo tra le gorgonie rosse. La visibilità è davvero pessima tale da non farmi vedere una cernia bruna mimetizzata tra le paramuricee.
Resto ad ammirare le pareti coperte di gorgonie gialle e margherite di mare, ma ho già accumulato più di 10 minuti di decompressione. Risalgo un poco fino al pizzo “fiorito”, oggi non rigoglioso come al solito, poi raggiungo la boa per decomprimermi dei 13 minuti accumulati.
Andrea mi attende e lo vedo filmare qualcosa in direzione della superficie. Solo quando sono a bordo mi informano che sono passate alcune lampughe, una di esse di grandi dimensioni e dalla livrea particolarmente sgargiante. Peccato! Mentre faccio la deco vedo sfilare davanti a me gli amici del bikini Diving Franco Cortese e Pasquale Manzi con il quale scatto un selfie prima di riemergere.
Risalgo a bordo e torniamo a terra, i ristoranti sono pieni di clienti, la giornata magnifica induce anche i turisti a fare il bagno. Io smonto la mia fotocamera e provvedo poi a salutare i miei amici e partner. Sono le 14 quando torno a casa a mangiare e riposare un po’ sul divano, pronto per la prossima immersione di domani!