La pioggia continua a cadere quando mi affaccio dalla finestra, vado a fare la colazione e poi mi vesto per andare in pescheria come di consueto la Domenica. Prendo l’ombrello e raggiungo il mio amico Antonio e mi trattengo a chiacchierare con lui e suo figlio Francesco di calcio e di mare.
Quando rientro a casa alle 8 non ho nulla pronto, l’immersione programmata con gli amici del Poseidon Team A.S.D. è saltata causa avverse condizioni meteo dei giorni passati con una pioggia torrenziale che ha generato delle vere e proprie cascate nel centro cittadino e allagato le biglietterie del porto di Sorrento, ma adesso ha smesso di piovere.
Effettuo una videochiamata a Fabio e Andrea che sono al Punta Campanella Diving Sorrento per avvisare che non sarei sceso da loro, ma mi invitano a raggiungerli immediatamente! Li avviso di iniziare a preparare la mia attrezzatura sul carrello elettrico e così provvedo immediatamente a mettere la scheda di memoria nella fotocamera e poi ad inserirla nel suo scafandro. Chiudo tutto e dopo essermi cambiato per il mare, raggiungo con lo scooter Marina Grande. La strada è bagnata e quando arrivo al borgo marinaro mi accorgo che il fiume d’acqua ha scavato dei grandi solchi nella sabbia della spiaggia ed ha reso l’acqua di un bel colore marrone chiaro.
Al diving c’è grande fermento, ci sono due distinti gruppi di subacquei ed io non so bene su quale imbarcazione sarò dirottato, non essendo previsto tra i sub odierni. Ovviamente dopo un primo “passaggio” su Marangone diretto al Banco di Santa Croce, mi ritrovo a bordo di Berta per andare al Vervece con il gruppo di subacquei di Portici capitanato da Ciro Dell’Anno. Sono contento di uscire con loro e così mi preparo ed andiamo in banchina. E’ la prima volta che mi immergo con la nuova patch personalizzata sulla muta, cucitami dall’infaticabile Fabio Russo!
Daniels ci porta allo Scoglio del Vervece, c’è ancora onda e quando arriviamo mi tuffo subito per ormeggiare la barca alla boa sommersa. Quando scendo sulla boa c’è una coppia di piccoli pesci balestra. Risalgo subito e mi faccio passare la fotocamera, mentre Ciro mi raggiunge, inizio a scattare qualche foto ma i pesci si sono spostati lungo la catena e l’acqua è molto torbida.
Con Ciro scendiamo lungo il pendio e raggiungiamo le gorgonie rosse, il mio amico si attarda a filmare i rossi ventagli, sono così costretto a tornare indietro non vedendolo più dietro di me. Raggiungo con lui la parete con le gorgonie gialle e gli Anthias anthias e poi il grosso masso isolato. Dietro la roccia c’è una enorme cernia bruna in compagnia di qualche altro esemplare più piccolo, nel frattempo sopraggiungono anche Lisa e Alessandra con il resto dei subacquei.
Lisa ci caccia via per non disturbare il suo giro, noi prontamente ci allontaniamo, raggiungiamo la parete verticale con le margherite di mare ma improvvisamente la batteria della mia Nikon D850 va KO! Non mi è possibile scattare e così mi dedico al mio amico. Intanto ho già accumulato 7 minuti di decompressione.
Mostro il grande masso rotondo con i Parazoanthus axinellae ma il mio amico è molto più interessato ai barracuda che sono alle sue spalle. Lo lascio filmare la scena e lo invito a raggiungere da solo la statua della Madonna. Io non posso fotografare così risalgo per effettuare i minuti di sosta di sicurezza che mi segnala il computer subacqueo. Ciro dopo un poco mi raggiunge anche lui per effettuare la stessa operazione di desaturazione.
Costeggiamo la parete a basso fondale e noto ben quattro enormi vermocani tra i residui delle margherite di mare. Mostro a Ciro due belle murene che fanno capolino dalle estremità di una fenditura longitudinale dello scoglio e poi risalgo in superficie.
Il meteo è notevolmente migliorato ed è uscito addirittura un bel sole con un cielo quasi limpido. Salgo a bordo e smonto la mia attrezzatura poi attendo con Ciro l’arrivo di tutto il gruppo. Torniamo al porto e dopo il lavaggio dell’attrezzatura e una veloce doccia, saluto i miei amici con un selfie.
Vado a casa ed asciugo tutto mentre metto a scaricare le batterie dei flash Scubalamp Supe D-Pro. Faccio una seconda doccia e poi mi siedo davanti al computer per scrivere il report della giornata odierna, ho da “smanettare” un poco per collegarmi ad internet con il computer perché da ieri è saltata causa un guasto la linea telefonica e devo usare necessariamente la connessione del telefonino.
Sono affamato e non vedo l’ora di mangiare qualcosa, prima di provvedere ad aprire lo scafandro e scaricare le poche foto che ho scattato oggi. In ogni caso sono felice, perché ancora una volta ho potuto godere di un’ora di silenzio e relax nel mio amato ambiente subacqueo.