Il meteo nei giorni scorsi non è stato clemente, il vento potente da Nord ha agitato il mare, sotto costa poi l’acqua è diventata di un “bel” colore marrone. La domenica però inizia con un bel sole, la temperatura resta fredda a causa del vento settentrionale che rende l’aria frizzante ed il cielo limpido, ma il mare sembra essersi calmato.
Mi sveglio comunque presto per guardare il GP di F1 di Las Vegas con Max Verstappen che vince il suo 4° titolo mondiale, poi mi dedico un poco all’acquario marino tropicale che ta tempo trascuro colpevolmente. Aspetto che mia figlia sia pronta e scendiamo per fare un poco di scuola guida su una strada poco frequentata fino ad ora di pranzo.
Nel pomeriggio inizio ad assemblare i flash, le batterie nei fari e la fotocamera nello scafandro, in attesa del calare delle tenebre. Nel frattempo ho ricevuto anche il messaggio del mio amico Antonio Mario detto “Obama” che si aggregherà stasera. Non ho una bombola carica per lui ma ne è provvisto, così tutto ok.
Nel pomeriggio in verità è prevista la finale di Coppa Davis con l’Italia in finale a difendere il titolo, non penso di poter seguire tutto il match, scendo di casa dopo la vittoria di Berrettini, ho appuntamento con Antonio alle 17:45 sotto casa sua e devo passare prima per il garage. Antonio è già sotto casa sullo scooter, carico la sua bombola in auto e scendiamo a Marina Grande. Fa molto freddo adesso, la temperatura è di soli 9°C. Quando parcheggiamo l’auto il mare sembra calmo e pulito. Gli amici pescatori ci accolgono sulla banchina, sono infreddoliti e vanno via per andare a guardare la partita del Napoli, noi ci prepariamo e ci tuffiamo in acqua.
Mentre nuoto in superficie riesco a fotografare un giovane gabbiano che staziona sul pontile metallico. La visibilità non è malvagia all’interno del porto, più fuori peggiora notevolmente. Iniziamo la discesa sul pendio fangoso pieno di rifiuti, il mio compagno ha portato anche lui la fotocamera reflex e deve fare un poco di pratica.
Lo assisto in qualche situazione interessante per il suo obiettivo macro, molto meno per me con il grandangolo. L’unico soggetto degno di nota è una grande sogliola che troviamo mentre siamo a circa 30 metri di profondità. Sparisce nella nuvola di fango sollevata dalle nostre pinne. Antonio vede anche una seppia che non riesco a fotografare. Passiamo oltre e andiamo nel basso fondale, recupero una pallina forata ed un paio di occhialini da nuoto e in quel momento mi accorgo di aver dimenticato la rete per raccogliere qualche roccia per l’acquario mediterraneo. Riesco a sistemarle nelle grandi tasche della muta stagna ma non posso raccogliere nulla per la vasca. Nella fase finale di rientro verso terra un paguro passeggia su una suola di scarpa, mentre tra le cavità della scogliera vedo due piccole corvine scomparire dietro i grandi massi.
Ho la manica sinistra completamente bagnata e non mi spiego il perché. Devo aver sistemato male il polsino … quando però mi spoglio il polsino incriminato si “straccia” restandomi tra le mani.
Maledizione, dovrò provvedere a sostituirli ma fortuna ha voluto che non si fosse rotto “prima” dell’immersione. Il mio amico con la muta da apnea fugge via sullo scooter per andare a fare la doccia, mi lascia la sua bombola che porterò a ricaricare domani. Sistemo con calma la mia attrezzatura ed anche le tre piccole rocce che ho preso proprio sotto la banchina, poi torno a casa alle 20. Inizio a lavare la fotocamera poi la muta, ma prima di andare a fare la doccia stendo anche una lavatrice per evitare a mia moglie di prendere freddo.
Ovviamente mi sono perso la partita di Sinner in Coppa Davis, ma il campione Jannik è ormai una garanzia di successo, vince la sua partita e conquista così la vittoria finale per la seconda volta consecutiva. L’anno 2024 resterà negli annali del tennis e dello sport italiano per la contemporanea vittoria della Billie Jean King Cup ad opera delle tenniste azzurre, veramente magnifico!