Alcuni mesi fa fui contattato da Pasquale Vassallo per partecipare ad una bellissima iniziativa per portare in giro nel mondo la biodiversità del mare italiano.
Alla mostra itinerante portata in giro per il mondo dalla nave AMERIGO VESPUCCI hanno collaborato i miei amici fotografi Marcello Di Francesco, Alessandro Grasso, Gabriella Luongo, il compianto David Salvatori, Domenico Tripodi, Pietro Formis, Raffaele Livornese, Giuseppe Pignataro, Virginia Salzedo, Franco Tulli, Davide Lopresti, Gianluca Romano, Luca Tomagnini, Pasquale Vassallo, Massimo Zannini ed il sottoscritto Marco Gargiulo.
Qui sotto trovate il link al bellissimo articolo originale scritto da Franco Tulli su Huffington Post e a seguire il testo dello stesso:
“We Are Sea”, in viaggio con l’Amerigo Vespucci
Da ormai un anno e mezzo l’Amerigo Vespucci, icona della Marina Militare italiana definito “il veliero più bello del mondo”, ha intrapreso un emozionante tour mondiale. A fine febbraio 2025 sarà nuovamente nel Mediterraneo per fare tappa nei principali porti nazionali, per poi rientrare a Genova a giugno del 2025, da dove era partito il 1° luglio 2023. Questo viaggio che alla sua conclusione avrà attraversato cinque continenti e toccato 31 porti in 28 paesi, è molto più di una semplice navigazione! La sua presenza nei porti è sempre un simbolo di diplomazia culturale e di sensibilizzazione globale, attirando migliaia di visitatori in ogni scalo, ma questa volta ha rappresentato un’occasione unica per promuovere l’eccellenza italiana, combinando tradizioni, cultura, economia e sensibilizzazione ambientale.
Durante questo itinerario, è stato previsto che lo storico veliero, in otto delle sue tappe principali, ospitasse il Villaggio Italia, una sorta di “mini-Expo itinerante” per poter celebrare degnamente le eccellenze del Made in Italy. L’area espositiva, con un grande successo di pubblico, è già stata presentata nei porti di Los Angeles, Tokyo, Darwin, Singapore e Mumbai, mettendo in mostra innovazioni tecnologiche, gastronomia, moda, cinema e sport, con un’attenzione speciale alla sostenibilità ambientale e alla promozione di eventi come le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Gli ultimi tre mini-Expo saranno a Doha, proprio in questi giorni, poi Abu Dhabi e Gedda. Oltre a celebrare il patrimonio italiano, il progetto mira a creare opportunità economiche e a rafforzare l’immagine dell’Italia nel mondo.
Uno degli aspetti più particolari di questa missione, forse poco pubblicizzata, è la mostra fotografica “We Are Sea” (Siamo Mare), che accompagna il Vespucci in ogni porto, anche in quelli dove non è presente il Villaggio Italia, come alle Hawaii dove sono state scattate alcune immagini dell’evento. La rassegna offre uno sguardo mozzafiato sulla straordinaria biodiversità del Mediterraneo, un mare piccolo ma incredibilmente ricco, che ospita il 7,5% delle specie marine globali. Attraverso gli scatti di 15 fotografi italiani, il pubblico è trasportato in un viaggio dalle acque superficiali alle profondità marine.
Si passa dalla visione di organismi microscopici, come i copepodi, essenziali per l’ecosistema marino, a macrofotografie di dettagli che rivelano le incredibili strategie di adattamento della vita marina. Non mancano scatti di maestosi giganti del mare e paesaggi sommersi di rara bellezza. Ogni fotografia diventa una finestra su un mondo spesso invisibile, raccontando storie di fragilità e resilienza che evidenziano l’importanza della tutela ambientale. Oltre al suo valore artistico, la fotografia emerge, ancora una volta, come uno strumento potente per promuovere il turismo e le bellezze di un luogo.
Attraverso la mostra “We Are Sea”, le immagini non solo stupiscono per la loro estetica, ma raccontano le storie dei luoghi marini e costieri italiani. Dai borghi storici affacciati sul mare ai paesaggi naturali incontaminati, ogni fotografia immortala un patrimonio unico al mondo, capace di attrarre visitatori da ogni angolo del pianeta. Le coste italiane, con i loro 8.300 chilometri di tesori naturali e culturali, diventano protagoniste di una narrazione visiva che stimola la curiosità e il desiderio di scoperta. Il percorso espositivo, inoltre, affianca alle immagini subacquee suggestivi ritratti delle coste italiane. Si passa da luoghi iconici come Portofino e la Chiesa di Santa Maria di Portonovo a scorci pittoreschi di Vieste e Ortigia, fino ai panorami selvaggi della Sardegna. Ogni immagine invita a immergersi nelle tradizioni locali, nelle architetture storiche e nella magia dei paesaggi costieri italiani, intrecciando la natura con la storia e l’arte. La mostra mette in evidenza come il Mediterraneo, spesso definito un “oceano in miniatura”, sia una risorsa preziosa per l’Italia e per il pianeta. Con i suoi 17.000 chilometri di biodiversità e le sue connessioni con altri mari, rappresenta un laboratorio naturale per lo studio delle soluzioni contro i cambiamenti climatici. L’Italia, primo paese a completare il censimento della biodiversità marina, è in prima linea nella tutela degli ecosistemi marini e nella promozione di una cultura civica del mare.
L’istituzione del Centro Nazionale della Biodiversità, con la collaborazione tra 35 università e enti di ricerca, testimonia l’impegno italiano per trovare un equilibrio tra la protezione del mare e lo sviluppo economico sostenibile. La mostra “We Are Sea” si inserisce in questa visione, sensibilizzando il pubblico sull’importanza del mare non solo come risorsa economica, ma anche come elemento fondamentale della nostra identità culturale e naturale.
Il viaggio dell’Amerigo Vespucci non è solo un tributo alla lunga tradizione marittima italiana, ma un invito a riflettere sul nostro rapporto con il mare. La mostra fotografica “We Are Sea” è un esempio straordinario di come l’arte possa diventare uno strumento di sensibilizzazione e promozione, capace di ispirare la scoperta e il rispetto per l’ambiente. Attraverso il racconto visivo delle sue coste e dei suoi mari, l’Italia vuole invitare il mondo a riscoprire il valore del Pianeta Blu, ricordandoci che “Siamo Mare”.