Marco Gargiulo

#9 Marina Grande di Sorrento con Thomas – Immersione Notturna

C’è un freddo glaciale stamattina quando salgo in macchina per andare a lavoro. Fortunatamente il sole scalda la giornata e la temperatura a tratti diventa anche piacevole. Come accade spesso raggiungo per lavoro il policlinico di Napoli e come fanno i pensionati, controllo l’avanzamento dei lavori del nuovo pronto soccorso cardiologico. Sono prossimo ad uno stop forzato, quindi è opportuno approfittare per andare a mare stasera, così mando un messaggio al mio amico Antonio. Mi conferma che sarà con me anche con suo figlio Thomas.

Rientro alla base e devo completare alcune incombenze lavorative e preparare un report dettagliato per il mio capo, poi finalmente posso iniziare a preparare lo scafandro e le lampade. L’appuntamento è direttamente a Marina Grande di Sorrento, anche se Antonio all’ultimo momento, causa un mal di schiena improvviso, desiste ed accompagna solo suo figlio Thomas.

Arrivo con qualche minuto di ritardo sull’appuntamento e Thomas, impaziente e vestito con la muta direttamente da casa, è già entrato in acqua. Antonio mi assiste e passa a salutarci anche il mio amico Michele che sta pescando sul pontile. Completo la vestizione e proprio quando entro in acqua il mio amico pescatore ha appena preso una polpessa con il retino ed approfitto per scattare qualche foto. 

Saluto i miei amici e mi immergo. La marea è bassa e l’acqua non particolarmente limpida. Scendo lungo il pendio fangoso e non trovo granché, solo i soliti rifiuti antropici. Tra di essi anche una enorme bombola da gas medicali. Effettuo un lungo giro profondo senza successo così risalgo e torno a costeggiare la scogliera. Fortunatamente  all’improvviso vedo un piccolo calamaro attirato dalla mia lampada. Lo seguo per qualche attimo, scatto una sequenza tra una fuga e l’altra, poi lo perdo nel buio della notte quando tento un selfie con il piccolo cefalopode. Raccolgo un hard disk dal fondale e poi ritorno a terra.

Ho ancora aria nella bombola e così poso la fotocamera a terra e mi faccio passare il retino per andare a prendere qualche pesciolino per l’acquario del mio amico Antonio. Mentre io sono in acqua lui si allontana per portare Thomas a casa a fare la doccia che praticamente non ho proprio visto! Quando risalgo, ad attendermi c’è Michele che nel frattempo ha preso anche un bel calamaro. Mi aiuta a riportare le pesanti attrezzature a terra mentre sopraggiunge di nuovo Antonio.

Completo le operazioni e  sistemo tutto in auto. Ritorno verso la piazza principale di Sorrento e consegno il secchio al mio amico che porterà il pescato i vasca mentre io torno a casa. Sono le 21 quando inizio a lavare tutto l’armamentario. Mia moglie mi avvisa che le mie figlie gradirebbero di essere prelevate con l’auto al termine della lezione di danza alle 21:30 perchè fa molto freddo. Mi sbrigo per tempo e così faccio, dopo aver messo ad asciugare il prezioso materiale subacqueo.

E’ finalmente ora di sedersi per la cena, sono felice ma leggermente malinconico, l’idea di fermarmi per uno stop forzato a causa di un piccolo intervento chirurgico programmato da tempo spegne parte dell’euforia generata dall’azoto, ma non intacca minimamente la voglia di tornare a mare al più presto, non appena sarà possibile!

 

   

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