Mancano tre minuti alle sette e sono già seduto al volante della mia auto in direzione di Castellammare di Stabia. Oggi ho appuntamento alle otto presso Marina di Stabia con il mio amico Raffaele Scrofani per un’immersione al Banco di Santa Croce. Ci siamo sentiti durante la settimana ed ha prenotato anche per me il posto in barca.
Questo è il mio primo tuffo con neonato Banco di Santa Croce Diving, ex Bikini Diving. Il cielo è coperto e la temperatura comunque di 15 °C. Prima di scendere da casa ho provveduto prima a chiudere lo scafandro Nauticam e metterlo sottovuoto, poi dopo un rapido passaggio per il garage mi metto in viaggio sulla strada statale sorrentina. Spero di non trovare traffico in questa giornata di festa, la Domenica delle Palme. Cercherò poi di fare presto per rientrare a casa per pranzare con i miei familiari.
Alle 7:30 sono già a Castellammare di Stabia e raggiungo il Banco di Santa Croce Diving dove scarico l’attrezzatura e inizio a salutare i miei amici, dopo aver parcheggiato l’auto. Raffaele ancora non è arrivato mentre dopo poco a sorpresa arriva anche la mia amica Gabriella Luongo.
Inizio la vestizione e la preparazione dello scafandro, carichiamo le attrezzature a bordo del gommone e nel frattempo sopraggiunge Raffaele in leggero ritardo. Alle 8:20 come da programma, partiamo con direzione Banco di Santa Croce. Il cielo è ancora coperto e navighiamo col gommone fino ad arrivare alla boa di ormeggio.
Aspetto per qualche minuto prima di entrare in acqua perché siamo in tanti sul gommone, aspetto anche che Raffaele con il suo rebreather sia pronto e poi entriamo in mare, mentre Gabriella è già sott’acqua. Iniziamo la discesa e l’acqua non è limpidissima ma subito in uno spacco trovo una grossa aragosta tra le margherite di mare. Inizio a fotografare poi passo oltre quando sopraggiungono anche gli altri sub, non mi fermo alla foresta di corallo nero, ma vado oltre costeggiando la parete alla mia destra ricoperta di margherite di mare e gorgonie rosse.
Raffaele è dietro di me e ad un certo punto gli segnalo che salteremo verso la Secca di Terra. Mi segue e arriviamo dall’altro lato dove ci sono già altri subacquei del gruppo. Effettuo un piccolo giro tra i “panettoni” rocciosi, ma ci sono tante bolle in giro che mi disturbano un poco nel fotografare.
Rientro verso la Secca Principale insieme a Raffaele e cominciamo a girovagare intorno allo scoglio. Vedo due grossi scorfani mentre il gruppo è intento ancora a fotografare l’aragosta che avevo visto prima. Trascorro oltre i 55 minuti sott’acqua senza dover fare la decompressione grazie al Nitrox 32% che ho nella mia bombola e poi effettuo solo la sosta di sicurezza prima di risalire.
Il mare è rimasto calmo e il cielo si è aperto un poco con un tiepido sole. Risalgo a bordo e mi offrono un ottimo tè caldo. Quando risale Gabriella, mi racconta di aver visto due pesci San Pietro, ma non avvicinabili. Peccato essermi perso l’incontro! Quando tutti sono pronti ritorniamo verso il porto. Scarichiamo le attrezzature in banchina dopo averle lavate direttamente a bordo e torniamo al diving.
Provvedo a smontare tutto e sistemare nella mia borsa Ikea il materiale, poi prendo il telefono e provo a contattare mia figlia Lorenza che è imbarcata su uno yacht dall’altro lato del porto. Non mi risponde, probabilmente perché è impegnata. Provvedo a sistemare tutto in auto e a salutare i miei amici, ma subito dopo mi allungo con l’auto dall’altro lato del molo per provare a vedere da vicino il mega-yacht Marican Forever.
Lorenza continua a non rispondere ma sono fortunato perché incontro il suo collega Giancarlo che sta risalendo a bordo. La avvisa e la fa scendere così posso salutarla e scattare una foto ricordo con lei. Mi concede solo un minuto, perché ha da lavorare e quindi le auguro una buona Domenica delle Palme.
Inverto la marcia, passo al gazebo per pagare la sosta e mi incammino verso Sorrento. Faccio una scelta sbagliata, quella di rimanere sulla strada litoranea e mi ingolfo all’interno del lungomare di Castellammare di Stabia, pieno di persone e di auto. Sono le 12 e spero di arrivare a Sorrento in un orario consono per il pranzo. Il meteo comunque è migliorato e nonostante il traffico, è stato molto piacevole effettuare una bella immersione diurna al Banco di Santa Croce.
Arrivo a casa dopo le 13, ci sono anche mio suocero e mio nipote e con loro dopo pranzo mi siedo sul divano per guardare il GP di F1, dopo un doveroso pisolino ristoratore.