Il sole sorge su questa giornata doppia di festa, l’anniversario della liberazione dell’Italie e … San Marco, il mio onomastico!
Mi alzo come di consueto e preparo tutto l’occorrente per l’immersione, poi alle 8:30 scendo e mi fermo al bar Le Sirene per prendere qualche cornetto da offrire ai miei amici. Quando esco incontro Gianluigi e Roberta. Mi avvio a Marina Grande e lì trovo Rosy con Antonio Cappiello, da me soprannominato Wall-e per la sua somiglianza subacquea al personaggio dei cartoon.
Aspettiamo l’arrivo di Gianluigi con le chiavi del Punta Campanella Diving Sorrento e anche dell’altra ragazza che farà immersione con noi. Antonio ha un’attrezzatura fotografica aggiornata, così come quella subacquea, frutto dei regali ricevuti per aver superato gli anta, quelli seri!
Ci prepariamo e andiamo in banchina, Gianluigi ci accompagna con il gommone a Punta Campanella. Il mare è leggermente mosso, con onde di risacca dovuta al maltempo di ieri. Navighiamo fino a raggiungere il punto e verifichiamo che le condizioni siano compatibili con l’immersione. Tutto ok, ci prepariamo ed entriamo in acqua.
La visibilità non è ottimale a causa della pioggia di ieri, in superficie alla schiuma generata dalle onde sulla costa si aggiungono tante piccole meduse Pelagia noctiluca ma anche alcuni ctenofori.
M’incammino per raggiungere lo Scoglio Proteso, Wall-e mi segue da vicino, più attardati sono invece Roberta, Rosy e la ragazza straniera. Il fondale degradante e senza riferimenti e la visibilità non ottimale rendono l’operazione leggermente più complessa del solito. Sono nel dubbio di avere oltrepassato il punto, ma memore del lungo percorso subacqueo che bisogna seguire prima di arrivare allo scoglio insisto e proseguo dritto. Da lontano riesco a scorgere l’ombra scura che si staglia dal fondo. E’ lui.
Raggiungo la lastra rocciosa ricoperta sul lato ombroso dalle spugne gialle e mi avvicino. Antonio sopraggiunge con il suo nuovo scafandro per l’iPhone e le sue inconfondibili lampade. Lo sfrutto come modello e gli suggerisco anche gli spostamenti da fare. Arrivano dopo poco anche gli altri, mentre noi passiamo oltre.
Risaliamo verso la parete rocciosa e poi iniziamo a tornare indietro verso la barca. Ci fermiamo anche nella piccola grotta passante e poi entriamo nella tana degli Apogon imberbis. Scattiamo anche lì qualche foto poi andiamo oltre. Sul fondo la mia attenzione viene rapita da un seme di Posidonia oceanica con il suo germoglio. Bellissimo, non lo avevo mai visto! Intanto mentre mostro la giovane piantina al mio amico, lui mi fa segno di guardare in un buco. Ho dimenticato la lampada sulla scrivania, e quindi senza luci inizialmente non riesco ad individuare il soggetto delle attenzioni di Wall-e.
C’è una grossa seppia nascosta nella spaccatura della roccia. Mi avvicino e infilando la mano all’interno della fenditura, con mia sorpresa il cefalopode esce all’esterno invece di ritirarsi nella parte più profonda del buco. Antonio è pronto a riprendere la scena, anche io inizio a scattare qualche foto, poi dopo poco, la seppia riesce a ritrovare il buco e si rende non più fotografabile.
Proseguiamo nel basso fondale per terminare l’immersione dopo la sosta di sicurezza. Risaliamo in barca con Gianluigi che ci recupera tutti insieme. Torniamo verso Sorrento soddisfatti, anche oggi abbiamo effettuato una bella passeggiata subacquea e trascorso qualche ora di grande relax.
Tornati a terra sciacquiamo tutte le attrezzature. Anche oggi mi sono bagnato e domani tornerò ad usare la muta semi-stagna, le temperature cominciano ad innalzarsi e con il sole si può stare bene anche se bagnati.
Torno a casa per pranzare con i miei familiari per festeggiare la ricorrenza con loro, prima di sedermi al computer per guardare qualche foto.